36 km di pista ciclabile asfaltata – 11 comuni attraversati – completamente pianeggiante
Un territorio unico ed emozionante
quello solcato dalla Ciclovia Riviera Berica.
Una vecchia tranvia dismessa pronta oggi a guidarvi attraverso antichi borghi medievali, Ville Venete e case campestri con le splendide colombare adiacenti, sovrastati dalle falesie del fronte orientale dei Colli Berici, fino all’aperta campagna scandita dal fitto reticolo di canali.
LA STORIA
Un viaggio nello spazio e nel tempo
Le origini geologiche di questa antica costiera rendono unico il paesaggio dei Colli Berici, che ha regalato agli abitanti di queste terre ricchezza e abbondanza per millenni.
Oggi questo retaggio si traduce in produzioni enogastronomiche di assoluta qualità e nella coltivazione di una pietra calcarea giallastra di estremo pregio, la Pietra di Nanto.
Quale modo migliore per scoprire la storia e le ricchezze di questo territorio emozionante se non solcando la Ciclovia Riviera Berica.
Per quasi un secolo utilizzata come tranvia di collegamento da Vicenza a Montagnana, oggi il vecchio sedime ferrato è stato restituito alla collettività, pronto ad accogliervi in pedalate
emozionanti!
Le tappe della Ciclovia Riviera Berica
Da Vicenza la partenza è sancita dall imponente Arco delle Scalette, varco che per secoli funse da accesso alla salita spirituale lungo i 192 gradini che separano la città dal Santuario della Madonna di Monte Berico.
Da qui passava anche la linea tranviaria interurbana chedal 1887 al 1979 collegava Vicenza con Montagnan.
Oggi quel punto di partenza emblematico dà il via al nostro viaggiolungo la Ciclovia Riviera Berica. Subito sulla destra una breve salita ci conduce ai cancelli diuna perla incastonata nei Colli Berici, Villa Valmarana ai Nani.
Proseguendo lo spazio si fa più ampio e, dominante sopra un colle sovrastante il paesaggio, Villa Capra La Rotonda si manifesta in tutta la magnificenza.
Ma lasciata la città ci addentriamo nel cuore della Riviera Berica e subito troviamo la prima deviazione per il Lago di Fimon, 5 km di tracciato nell’avvolgente valle che conduce al lago, uno splendido esempio di biodiversità e valore ecologico.
Tornati lungo la Riviera Berica superiamo la deviazione per il borgo di Costozza, antico villaggio medievale che diede ospitalità anche al celebre Galileo Galilei che si recò qui per compiere i suoi studi. Qui ci troviamo in un’oasi di storia umana e geologica abbracciati dalle imponenti pareti rocciose ricche di grotte e covoli, che sembrano proteggere il borgo sottostante arricchito da diverse ville un tempo di proprietà della famiglia Trento.
Proseguendo su un tratto pedecollinare parallelo alla Ciclovia e raggiungiamo Lumignano, un piccolo paese, oggi famoso per l’arrampicata su roccia, con una forte eredità spirituale.
Qui arroccato su una falesia possiamo intravedere l’Eremo di San Cassiano.
Tornati sul nostro itinerario superiamo Castegnero con la sua Tipicoteca gestita dalla Coldiretti Vicenza, che ogni mercoledì pomeriggio organizza un mercato di vini e prodotti del territorio, superiamo Nanto.
Risalendo verso i piedi del colle raggiungiamo il paese di Mossano dove possiamo lasciarci incantare dalla Valle dei Mulini, perfetto esempio dell’armonia dell’adattamento umano in questi luoghi, da sempre governati dalle acque.
Discendendo superiamo alla destra un colle sul quale è possibile intravedere il campanile del Convento di San Pancrazio. La Ciclovia Riviera Berica si apre nella campagna e ci troviamo con i Colli Berici alla destra e i Colli Euganei alla sinistra.
Ma bastano pochi chilometri per raggiungere un altro capolavoro del Palladio, Villa Saraceno, sapientemente conservata ed arricchita da una barchessa unica.
Attraversate le campagne si rientra in paese a Noventa Vicentina, dove è la Piazza IV Novembre ad accoglierci, con le sue monumentali barchesse che avvolgono Villa Barbarigo, sede del municipio, a sua volta affiancata da due alte torri colombare.
Ma è a Pojana Maggiore che la Ciclovia di fatto si conclude, dinanzi alla magnifica facciata di Villa Pojana di Palladio, a rappresentare le meraviglie che abbiamo incontrato lungo il percorso.
